Non solo moglie di Robert Redford, Sibylle Szaggars si è messa in evidenza come artista ed attivista, promuovendo la protezione del pianeta.
Sibylle Szaggars si è messa in evidenza come artista ambientale multimedia, pittrice ed attivista, ma la sua notorietà è legata principalmente al fatto che ha sposato l’attore e regista hollywoodiano Robert Redford. È la seconda moglie dell’attore, dopo il divorzio dall’ex moglie Lola Van Wagenen nel 1985. Approfondiamo la sua conoscenza.
Biografia e percorso professionale di Sibylle Szaggars
Nata il 9 aprile 1957 a Amburgo, Germania, sotto il segno dell’Ariete, Sibylle Szaggars è cresciuta in una famiglia dalla quale eredita l’amore per la natura e l’arte. Si è presto appassiona alla pittura, alla fotografia ed alle arti visive.
Fin da bambina ha mostrato un forte interesse per il disegno e la pittura, nutrito dai frequenti viaggi familiari in luoghi come: Malesia, Europa e Marocco. Questi hanno stimolato la sua creatività ed il legame con la natura. Negli anni ’80, si è trasferita a Londra per inseguire la sua passione artistica, ma è negli ultimi anni di quel decennio che ha deciso di spostarsi negli Stati Uniti. Qui ha esplorato le bellezze naturali del Sudovest americano e dello Utah.
Affascinata dai paesaggi naturali e dalle culture antiche, in particolare quella degli Hopi, ha dato una svolta alla sua carriera, intraprendendo i primi passi da artista ambientale. Tra le sue prime opere, si trovano quelle ispirate alla natura, al deserto del New Mexico, al Marocco ed alle tradizioni indigene.
Ma inizialmente, Sibylle ha studiato Economia, inoltre ha lavorato nel settore finanziario per il compositore di Broadway, Andrew Lloyd Webber, occupandosi principalmente di finanziare produzioni teatrali come i musical.
La sua fama artistica
Sibylle Szaggars ha esposto in Europa, Monaco, Perù, Singapore, Giappone, Suriname e Stati Uniti. Tra i suoi progetti principali bisogna citare la serie “Rainfall” (dal 2010), composta da dipinti creati invitando la pioggia come collaboratrice, simboleggiando i cambiamenti climatici.
Il suo nome è legato anche a “The Way of the Rain” (2013): opera performativa multidisciplinare (musica, danza, film, luce e parola), concepita con il compositore islandese David Thor Jonsson, per rendere omaggio agli elementi universali e all’ambiente.
Nel 2015 ha fondato un’organizzazione no-profit omonima per promuovere la consapevolezza ambientale attraverso performance artistiche. Nel corso degli anni ha intrecciato diverse collaborazioni, tra cui quella con la violoncellista Nina Kotova che ha dato forma alla serie “Shape of Color” (2008).
L’artista ha ricevuto diversi riconoscimenti, come ad esempio il programma “Art in Embassies” del Dipartimento di Stato USA nel 2016, con opere esposte permanentemente nell’ambasciata USA a Paramaribo, Suriname. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, tra cui Europa, Monaco, Perù, Singapore, Giappone, Suriname e Stati Uniti.
La vita privata di Sibylle Szaggars e la storia d’amore con Robert Redford
Nel 1975, all’età di 18 anni, si è sposata con il ristoratore tedesco Carl-Heinz Szaggars, dal quale ha preso il cognome; il matrimonio è durato solo cinque anni e si è concluso con un divorzio nel 1980.
L’amore è ricomparso nella vita della Szaggars quando ha conosciuto Redford, i due sono incontrati nel 1996 al Sundance Mountain Resort, Utah, durante una sessione di sci. Inizialmente, l’artista non era un’esperta di cinema e conosceva poco la filmografia di Redford, aveva visto solo “Jeremiah Johnson” e “Barefoot in the Park”. Per prepararsi a un invito a cena, ha noleggiato alcuni suoi film e ne ha guardato frammenti.
Con il tempo il loro feeling è cresciuto, grazie a interessi condivisi per l’arte, l’ambiente e la natura, lontani dalla fama del divo hollywoodiano. La coppia si è sposata in seconde nozze il 29 luglio 2009 con una cerimonia intima ad Amburgo, la città natale della Szaggars. Redford indossava un completo bianco, mentre lei un abito color champagne.
La Szaggars è stata al fianco di Redford in eventi come il Sundance Film Festival, le anteprime dei suoi film e premi come l’Oscar onorario (2002) ed i Kennedy Center Honors (2005). Redford nelle sue esternazioni pubbliche, l’ha descritta come una “persona molto speciale” che le ha datoe “una vita completamente nuova”. Nel 2018, insieme a Redford, ha ricevuto un premio per il leadership ambientale al Brushwood Center at Ryerson Woods, dove ha eseguito “The Way of the Rain – Voice of Hope”.
Non hanno avuto figli insieme. Szaggars ha comunque costruito un bel rapporto con le figlie di Redford: Shauna ed Amy, diventando anche nonna acquisita di sette nipoti. La coppia ha avuto modo di condividere una vita privata, focalizzata sull’attivismo ambientale. La loro unione è durata fino alla morte del leggendario attore avvenuta il 16 settembre 2025.
Dove vive?
Sibylle Szaggars Redford vive principalmente a Santa Fe (New Mexico), dove gestisce la sua galleria d’arte Sibylle Szaggars Redford Fine Art. In passato, insieme al marito ha risieduto nello Utah, vicino al Sundance Resort.
Curiosità su Sibylle Szaggars
– Attraverso la sua pagina Instagram ufficiale condivide le sue opere d’arte e progetti sociali per la tutela dell’ambiente, non dando spazio al suo privato. Le poche pubblicazioni di Redford, sono legate a sue performance artistiche o impegni pubblici.
– Le sue creazioni, spesso su grande scala, includono pitture astratte, installazioni e performance che trascendono lingue, culture e politica. La sua mission è quella di veicolare un messaggio universale, legato alla salvaguardia della Terra. Le sue opere dedicate all’ambiente ed alla natura, con lo scopo di promuovere il rispetto per l’ambiente, si trovano in esposizione principalmente nella sua galleria, la Sibylle Szaggars Redford Fine Art.
– Si è conquistata il soprannome di artista “collaboratrice con la natura”. Infatti, tra le sue serie più iconiche si devono ricordare “Rainfall” e “The Way of the Rain”. In queste creazioni la pioggia è protagonista, invitata a “partecipare” alle opere come co-autrice.
– Quando ha incontrato Redford, non lo conosceva bene, gli ha confessato di aver guardato solo 15 minuti casuali dei suoi film, per prepararsi per la loro prima cena. Redford ha rivelato a sua volta che questa “ingenuità” l’abbia attratto.
– Nonostante la fama del marito, ha sempre preferito lasciare che la sua arte parlasse per lei, evitando interviste e riflettori.